Caratteristiche pedagogiche
Il paesaggio del Podere Costigliolo per la sua ubicazione ambientale, la sua
ricchezza naturalistica, la sua valenza culturale, la sua eccezionale bellezza e la
peculiarità geomorfologica, si presta in maniera particolarmente efficace a
divenire laboratorio spontaneo per esperire una gamma di scoperte e
conoscenze non solo scientifico-naturalistiche ma anche relative alla sfera dei
valori e dell’identità personale; si può perciò considerare paesaggio pedagogico.
“Paesaggio pedagogico”, infatti, è quel paesaggio che offre possibilità di
apprendimento, manipolazione, esperienze emotive e corporee, identificazione,
scoperte interiori, condivisione sociale, appartenenza culturale, formazione
dell’identità, piacere estetico e molto altro.
Al cospetto e dentro il paesaggio e in comunione con esso, ognuno di noi ha la
possibilità di intravedere il riflesso di sé stesso, cogliendo una sim-patia (dal
greco
ϭ
ύν
, insieme, e
πάθος
, stato d’animo) e una empatia nella fisionomia dei
luoghi. Per questo vibrare e proiettare sensazioni ed emozioni (i luoghi sono
“necessarie riserve dell’immaginario” disse Freud), ha la possibilità altresì di
sperimentare un senso di appartenenza su base individuale (emozioni e ricordi
propri), sociale (esperienze legate a dinamiche di gruppo), culturale; di esporre il
proprio sistema nervoso a stimoli diversificati e variamente complessi e
correlati quali luci, colori, forme, movimenti, ma anche odori, rumori, sensazioni
tattili, (“il paesaggio è fruibile con tutti e cinque i sensi – dice Bertone- si mangia,
è da mangiare”) per un ottimale stato di attivazione e funzionamento fisiologico;
di sperimentare una vasta gamma di stati di coscienza che vanno dal
rilassamento cerebrale (indotto ad esempio di fronte a spazi visivi aperti, nei
quali predominino tonalità di colori ad alta frequenza come il blu del mare e del
cielo) all’eccitazione della scoperta, all’alterazione emozionale intensa durante
l’esperienza estetica del riconoscere e del godere della bellezza (capacità,
questa, che si va formando proprio nell’età tardo adolescenziale, e che andrebbe
fortemente incoraggiata per la sua valenza formativa, catartica ed equilibratrice).