L’entusiasmo di questo nuovo traguardo ci porta ad allargare la
cantina e, qualche anno più tardi, a decidere di ampliare la
produzione acquistando nuovi vigneti nelle zone più vocate del
Piemonte.
Anche in questo caso si tratta di un lavoro lungo e paziente:
bisogna individuare le colline migliori, con il terroir adatto e la
corretta esposizione, e, poi, bisogna riuscire ad acquistarle,
cogliendo l’attimo giusto in cui i proprietari sono disposti a vendere.
È così che riesco a “regalare” alla Michele Chiarlo i poderi di
Cerequio e Cannubi, le zone più storiche del Barolo. Ed è così che,
nel 1995, dopo un lungo corteggiamento, riesco ad acquistare la
tenuta Aluffi a Castelnuovo Calcea: 20 ettari disposti su una
magnifica collina che, oggi, è diventata la sede del Parco Artistico
Orme su LaCourt.
LaCourt
È, questo, uno dei progetti a cui sono più intimamente legato e che
realmente è il simbolo di quel modo di intendere il territorio che da
sempre porto avanti comeproduttoree come imprenditore. Perché il
vino non è solo un prodotto da realizzare il meglio possibile e da
vendere, ma è il fine ultimo di una storia che dura da secoli. È ciò
che ha dato da vivere a intere generazioni di viticoltori di ieri, di oggi
e di domani, che attraverso il duro lavoro in vigna hanno trasmesso
al mondo la cultura del nostro territorio. Una cultura che deve
continuare a essere costantemente alimentata, ed è questo ciò che
stiamo facendo e vogliamo continuare a fare con il Parco Orme su
LaCourt.
