Lo confermano, ogni giorno, le tantissime richieste che arrivano da
tutto il mondo per visitare il Palas Cerequio, per regalarsi una
parentesi di relax in un resort di lusso, le degustazioni esclusive dei
vini migliori nella sala appositamente realizzata, e la conoscenza
della storia che si può rivivere nel Caveau del Barolo, magnifico
“scrigno” che conserva le bottiglie di tutte le annate di Barolo
prodottedallaMicheleChiarlo dal 1958 ad oggi.
Ma la vitalità di una storia che ancora continua è dimostrata,
soprattutto, dal lavoro di ogni giorno; dalla gioia di una vendemmia
particolarmente buona; dal piacere di un riconoscimento arrivato
dalle riviste più importanti del settore; dalla soddisfazione di un
nuovo vino andatoadaggiungersi all’ormai lungo elencodei prodotti
dellaMichele Chiarlo. Dal Moscato alla Barbera, dal Gavi al Barolo,
dal Barbaresco alle nuove grappe, le bottiglie Chiarlo non vogliono
solo regalare momenti di puro piacere a chi le assaggia, ma, nello
sprigionarsi dei profumi e nel delinearsi di sapori sorprendenti,
vogliono soprattutto raccontareuna storia.
Una storia di passione e dedizione, di tradizione e innovazione, di
fedeltà a un’idea e a un territorio e di perseveranza nell’inseguire un
ideale. Una storia cheparla di Piemonte al 100%.
(narrazionestoricadi LauraBotto)
MENZIONESPECIALE
“LAFABBRICANELPAESAGGIO”
ALPALAISCEREQUIODI MICHELECHIARLO
Al fine di valorizzare e promuovere esempi concreti che realizzano
queste finalità il Club UNESCO di La Morra ha presentato al
Concorso “LA FABBRICA NEL PAESAGGIO”, 1^sezione, la
candidatura di PALAS CEREQUIO barolocruresort La Morra (CN)
dell’azienda vitivinicola Michele Chiarlo che è stata premiata con
menzione speciale. La consegna del Riconoscimento è avvenuta il
26 ottobre, a palazzo Trinci a Foligno. La commissione di
valutazione del concorso ha così motivato l’attribuzione della
menzione “Riuscito esempio di ripristino di un borgo rurale che
rispecchia architettonicamente i luoghi delle Langhe, inserendosi
armonicamente nel paesaggio naturale”.
