Le Donne del Vino - page 29

appassionato di vino, acquista la tenuta già in esercizio. Ben presto
si rende conto che gli impegni di lavoro non gli consentono di
seguirla facendola crescere come vorrebbe e come sarebbe
necessario fare; pertanto affida la piccola azienda agricola nelle
mani della moglie Marta Mondonico che, all’epoca, si occupava di
tutt’altro.
Da astemia e poco
avvezza a vino, cantine e
processi di vinificazione,
colei che diventerà per
tutti
Donna
Marta,
raccoglie la sfida e si butta
a capofitto in questa
impresa. Lei stessa,
qualche anno e alcuni vini
premiati
più
tardi,
considererà questo gesto
di grande amore nei
confronti del marito come
un atto di altrettanto
grande
incoscienza.
L’aspetto quasi fragile di
Donna Marta non deve
ingannare: dentro questa
raffinata e gentilissima
signora si cela una
caparbia
e
tenace
imprenditrice determinata
a produrre il vino migliore
che può.
Marta comincia a studiare, approfondisce, si confronta, poco alla
volta fa suo unmondo che le era totalmente estraneo; a volte pensa
di non farcela ma il desiderio di portare a termine un così grande
impegno la tengono focalizzata sui suoi obiettivi, chiarissimi fin da
subito: produrre vino qualitativamente elevato nel modo più salubre
possibile. Il primo passo è una rivoluzione globale della cantina,
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