Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 11

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Già all'epoca della Prima Crociata (1096-1099) tra i zoagliesi si
distingue il capitano Giovanni Merello che, comandante di 12 galee
ed un galeone genovesi contribuisce alla conquista della città di
Antiochia. Nel 1098 porta a Genova, dalla chiesa di Mira, nella
regione di Licia, nell'Asia Minore, le ceneri di S. Giovanni Battista
che dona a Genova: il fatto porta i genovesi a dedicare la città al
Santo, nominandolo patrono. Parte delle ceneri, viene lasciata dai
consoli della Repubblica alla chiesa di S.Martino di Zoagli. Nel 1619
con l'istituzione della nuova parrocchia di Semorile, dedicata a
S.Giovani
Battista
la
parrocchiale di Zoagli divide le
ceneri con la stessa.
A quel tempo l'economia di
Zoagli si basa sulla pesca,
sulla raccolta del corallo, sui
trasporti
marittimi,
sull'agricoltura sostenuta dalla
Semorile
costruzione di terrazzamenti a"fasce" e la contemporanea
coltivazione dell'olivo, che man mano ruba spazio alla macchia
mediterranea. I tessitori lucchesi transitano sul nostro territorio per
raggiungere il porto di Genova per rifornirsi di seta e, con questi
nuovi contatti, a Zoagli si impara a tessere seta.
Intanto, l'intero territorio del Comune di Zoagli, diventa parte del
feudo dei Fieschi con il nome di Joagi: rimane ancora visibile in Via
Pietrafraccia un vecchio mulino che fece parte dei beni di Papa
Adriano V.
Con l'affermarsi della supremazia della Repubblica di Genova,
intorno al XIII secolo, anche Zoagli passa sotto il dominio della
stessa. La famiglia Zoagli che condivide lo stemma con il nostro
Comune, si trasferisce a Genova. Annovera tra i suoi figli due Dogi
tra cui Battista eletto con altissima maggioranza nel 1561, notevole
diplomatico e scrittore. Un altro valoroso esponente della famiglia,
Gotifredo Zoagli, sottomette la Corsica e amministra diversi territori
liguri per la Repubblica concludendo la sua carriera come Console
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