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Le analisi preliminari di progettazione di questa prima area cominciano
durante l’anno scolastico 2009-10 nell’ambito delle attività interdisciplinari di
approfondimento.
L’obiettivo è di consentire agli studenti di acquisire il concetto di paesaggio
culturale e la conoscenza dell’evoluzione del giardino nella storia.
La partecipazione a tutte le fasi realizzazione dell’hortus conclusus ha influito
positivamente sulla motivazione all’apprendimento e sui comportamenti degli
studenti favorendo in loro il senso di identità di luogo.
La realizzazione del parco didattico si basa su entrambi i principali modelli di
apprendimento: l’uno, che si fonda sul pensiero teorico astratto e sulla
deduzione, l’altro, che parte dall’esperienza concreta e ne induce i principi
generali.
L’apprendimento attraverso il saper fare nell’ambito di un paesaggio
pedagogico è la risposta agli studenti che vedono nella scuola un ente
formativo completo, e che si aspettano di trovare benessere e salute fisica e
psicologica all’interno dell’ambiente scuola.
Rendere le scuole luoghi piacevoli, dove gli studenti andranno “perché ne
sono attratti” (Skinner, 1992) rappresenta una sfida interessante per il futuro.
Un luogo o un paesaggio con caratteristiche piacevoli condiziona l’identità
stessa dell’individuo in modo positivo, attivando uno scambio profondo e
complesso anche se inconsapevole, soprattutto nelle personalità ancora in
formazione. La realizzazione del parco didattico è perciò in armonia con gli
obiettivi del Programma 21 per la salute.