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L’Orba e il Ponte Romanico (foto di Giambattista Merlo)
Dapprima fu scavata nelle rocce verdi una galleria, dentro la quale il
corso del fiume cominciò a incanalarsi. La natura fece il resto:
l’acqua allargò la fessura e trovò alla fine la nuova direzione,
formando proprio sotto la colline un lago di acqua fresca a profonda.
L’anno 1779 segna per Tiglieto, in particolare per la piana di Badia,
la data di una impresa epocale, che solo la preveggenza e il
coraggio del marchese Giulio Raggi poteva concepire: il taglio della
collina del Ruta per dare al corso dell’Orba una direzione più diretta
e decretare la fine del grande meadro che girando attorno alla
collina, dopo le piene, impaludava i prati della piana per lunghi mesi.
Dapprima fu scavata nelle rocce verdi una galleria, dentro la quale il
corso del fiume cominciò a incanalarsi. La natura fece il resto:
l’acqua allargò la fessura e trovò alla fine la nuova direzione,
formando proprio sotto la colline un lago di acqua fresca a profonda.
