Come farsi 248 amanti l'anno - page 28

Scena Sesta
Entra il maniaco. E’ calvo, grasso, untuoso; con una folta barba
nera ed uno sguardo cattivo. Tanto è vero che Aba appena lo vede
trasale e cerca di stargli lontano.
Il maniaco indossa un abito grigio con tanto di camicia e cravatta.
Entra come se fosse a casa sua, con passo deciso.
Maniaco:-
Buon giorno (e senza neppure aspettare risposta, tira
fuori da una borsa un decametro e prende a misurare Vambiente).
Aba resta impietrita, chiude incerta la porta d’ingresso e va a
sedersi su una poltrona per spiare i suoi movimenti.
Il Maniaco afferra oggetti per fissare un capo del decametro, quindi
lo tira e il capo opposto sfugge alla presa.
Il Maniaco impreca e seguita nel suo lavoro agendo da solo.
Di tanto in tanto annota su un foglio dei dati... Osserva Aba che
resta
immobile al suo posto sorseggiando qualcosa da un bicchiere.
Nel momento in cui il Maniaco le passa vicino proseguendo le sue
misurazioni, Aba istintivamente afferra una statuina di bronzo e la
tiene ben salda fra le mani, pronta a colpire.
Lui la osserva, tenta un sorriso e gli fuoriesce una specie di
grugnito.
Si ferma al centro della scena, guarda intorno grattandosi il dorso
della mano sinistra (e il suo tic di disagio e lo ripeterà ogni qual volta
tenterà un’apertura verso Aba oppure le spierà le cosce).
Così accade che lei ogni qual volta senta quel lieve grugnito, o lo
vede grattarsi il dorso della mano, si copre di più restando seduta e
raggomitolata in se stessa, e stringe la statuina.
Maniaco:-
Signora, lei non vuole collaborare? (grugnito).
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