Come farsi 248 amanti l'anno - page 23

L’idraulico istintivamente, per asciugargliele, allunga le mani e le
carezza le gambe. Poi si avvede di quanto stava facendo e...
Idraulico:-
Oh, scusi, signora. Non volevo. Mi perdoni.
Aba:-
Niente, niente. E’ stata colpa mia. (si copre le gambe; si
mette in piedi, e curvandosi verso di lui per mostrargli il petto
poggia la bottiglia e il bicchiere che teneva in mano. Poi gli si
impone come prima). (dura) Voleva sapere dov’è la perdita. Mi
aspetti.
Aba si allontana, sparisce dentro il bagno; ritorna quasi subito con
una scala, la poggia vicino al lavello e si accinge a salirvi sopra.
Aba:-
Me la regga. E’ tremolante.
L’idraulico si avvicina alla scala, la sorregge; Aba seguita a salire:
lui da sotto comincia a spiarla-lei risulta nuda- e lui si sposta prima
da una parte poi dall’altra per guardarla meglio.
Aba arriva alla sommità della scala, sbircia sotto, si avvede che
l’idraulico la sta spiando ed allarga le gambe ponendole su due
differenti pioli.
Aba:-
Ecco. La perdita è qui. (indica verso la perdita).
L’idraulico con una mano sorregge la scala mentre allunga un
braccio e infila l’altra mano sotto l’ accappatoio e comincia a
carezzarla sotto.
Aba:-
Ma che fa? (irritata) Mi faccia scendere. Ma che fa?
Dissolvenza della voce di Aba che reitera "ma che fa?" .
e lenta dissolvenza delle luci fino al buio.
Nel buio risolini di lei, voci soffuse e incomprensibili di lui - rumori
vari.
Aba (sussurra):_
Fermo! Mario, no, basta!
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