Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 89

Arabi, scelse la baia per rifugiarsi e costruire una chiesa dove
conservare le reliquie del martire Fruttuoso. Il culto del santo si
diffuse presto in tutta la Liguria, tanto che gli si attribuivano speciali
funzioni di protezione per i naviganti.
I documenti e le ricerche archeologiche hanno confermato la
presenza a Capodimonte di un cenobio risalente alla metà del X
secolo. Gran parte dell’attuale Abbazia è databile quindi al X-XI
secolo, epoca a cui risalgono anche alcune donazioni da parte
dall’imperatrice Adelaide di Borgogna, vedova di Ottone I, seguite a
loro volta da un’ampia ricostruzione del sito. Nella chiesa, la cupola
bizantina dell'XI-XII secolo si trova in esatta corrispondenza di una
sorgente perenne ed è destinata ad essere in seguito inglobata
nella
torre
ottagonale,. In
questo
periodo,
il
complesso di
Capodimonte
accresce il suo
prestigio fino
ad assumere
la giurisdizione
su tutto il
promontorio di
Portofino e nel
XIII
secolo,
nell’ambito di
San Fruttuoso (foto di Giorgio Majno)
grandi trasformazioni, verrà realizzata la nuova ala dell’abbazia
antistante la spiaggia
Nel XVI secolo le sorti di San Fruttuoso si intrecciarono con quelle
della famiglia Doria, che commissionò un esteso restauro
dell’edificio.
In riconoscenza verso i numerosi interventi promossi dai Doria, i
monaci concessero la cripta attigua al chiostro inferiore come
sepolcreto di famiglia: ancora oggi sono visibili le tombe in marmo
bianco e pietra grigia, databili tra al XIII e XIV secolo.
Nel Cinquecento la comunità di benedettini lasciò il monastero,
dando così inizio a un inesorabile declino dell’Abbazia. Numerosi
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