Anna e Vincenzo: la magia dell'amore

5 Posso facilmente immaginare quanto si divertisse Vincenzo gli anni di Bordighera, quando veniva invitato a far parte della commissione giudicante ai concorsi di disegno umoristico. Incontrava gli artisti e ne recuperava le opere; con tempo alcuni si sono trasformati in amici, li ha invitati a cena, ne ha condiviso il buonumore. Finiva che molte opere venivano dedicate alla bellissima Anna, sua moglie, dolce, espansiva, solare. Era logico così. Poi l’Istituto Spumante Classico Italiano, per conto del suo direttore Anna Pesenti, lei la moglie di Vincenzo, adottò questi artisti per farne delle pubblicazioni a tema e il successo fu strepitoso. Mi riferisco agli anni 1980-82. Intanto Vincenzo editava libri riguardanti soprattutto la pasta, in centinaia, migliaia di ricette, tradotti in più lingue; poi scriverà di vino in cucina, di polenta, di Puglia del vino, di suoi piatti. Cultore della pasta, dei ricettari a cui diede vita, ma anche artefice delle trasmissioni televisive che, per prime – lui innovatore – parlarono di cucina sugli schermi, entrando con misurata eleganza nelle case di tutti. Da Almanacco del giorno dopo , con una ricetta personale da spiegare a Domenica In , ospite fisso. Da amico, vecchio amico, mi sono prestato a produrre i testi necessari ad accompagnare

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