Andrea ed io però non dimenticheremo quei vecchi mattoni rossi che
abbiamo conservato, pulendoli uno ad uno e su cui, in una di quelle
domeniche conviviali, un amico si e' arrampicato, fino alla terrazza
ancora agibile, con la sua sedia da mare, la sua camicia di Snoopy e gli
occhiali da sole.
Chiese alla nostra amica, ispiratrice delle panchine da riposo, di
lanciargli il giornale.
Dopo ripetuti lanci, il giornale raggiunse la sedia da mare.
Dopo poco, su quel meraviglioso rudere rosa, costruito con la pietra
del Finalese, si poteva ammirare una nitida macchia di colore, con
occhiali scuri, che leggeva il giornale.
Emozioni.
Forti.
Portano alla commozione chi le ha vissute.
Ci sono nuove stanze, quasi pronte ad ospitare chiunque vorrà unirsi a
noi, e condividere quel sogno iniziato quasi tre anni fa.
Salendo all’ultimo piano, la sensazione è quella di essere circondati,
abbracciati dalla natura che ti accoglie e ti fa divenire parte di essa.
Oggi ci sono caldi raggi di sole a scaldarci, e ci sono lacrime nei nostri
occhi. Occhi che si cercano, s'incontrano ed esplorano ciò che due
piccole formiche con l’aiuto di Dio sono riuscite a portare a termine.
Un sogno.
Nonostante tutto.