Ho incontrato Bart per la prima volta a Leivi, nell’agosto del 2008.
Leivi è un paesino della Riviera Ligure con le case sparse sul versante della
collina che guarda il mare di Chiavari.
Da milanese sono finita a Leivi per caso, nel 2003, quando volevo iniziare la
mia attività di gestore di B&B e, girando per le zone del Tigullio, ho trovato
casa a Leivi. Mi sono subito innamorata di quell’angolino di Riviera e della
casa di campagna che ho scelto: il giardino e le due belle camere per gli ospiti,
sono stati un perfetto inizio per il mio B&B.
Forte della mia dimestichezza con la lingua inglese, ho avuto subito successo
e ho potuto ospitare turisti da tutto il mondo; così mi sono fatta conoscere da
altre colleghe della zona, le quali mi hanno aiutata ad introdurmi nel tessuto
locale.
Una di queste mi parlava spesso di un suo cugino americano, di nome Bart
ma con il cognome ligure, Solari, tipico di Leivi. Bart, che era nato e abitava in
San Francisco, passava qualche mese all’anno a Leivi presso di lei, solitamente
in estate. La mia collega mi aveva spiegato anche che era un uomo sui
sessanta anni, vedovo, con due figlie già grandi e sistemate in America, e che,
per scacciare la solitudine della vedovanza, veniva a Leivi, immergendosi nelle
sue origini e gustando lo stile di vita italiano. Insisteva con questo suo cugino
perché pensava che ci saremmo trovati bene entrambi a parlare inglese. La
strana cosa di questo suo cugino era che parlava l’americano e solo il dialetto
ligure; l’italiano per lui era ridotto a pochi vocaboli.
Inizialmente, presa da mille cose e con l’attività turistica del B&B da avviare,
non diedi molto peso al suo invito e dopo un anno, nel 2008 appunto, potei
incontrare Bart per puro caso.
Per il suo aspetto da ligure ed il suo modo casual di vestire, mi apparve
perfettamente integrato nel mondo contadino, anzi sembrava uno del paese,
ma, appena abbiamo scambiato due parole, lui in dialetto ed io in italiano, mi
sono resa conto della stranezza; pensai: “Chi è ‘sto qui che viene dagli Stati
Uniti e sembra invece uscito da una delle nostre fasce?”
Mi chiese se capivo il dialetto, poiché sapeva che anch’io ero una “forestiera”
per la gente di Leivi; risposi di sì ma aggiunsi, in inglese, che, se preferiva
parlare americano, lo poteva fare. A quel punto Bart sfoderò un inglese chiaro
e gentile, quasi forbito, da professore universitario .
Da quell’incontro ci sono state altre occasioni di rivederci e conoscerci
meglio.