Page 66 - januapress

Basic HTML Version

antimalarici, perché non esistono farmaci mirati.
Pian piano sentivo che il dolore cominciava a darmi tregua, e dopo dodici
giorni di ospedale venni dimesso; ma percepivo dentro di me un malessere
interiore al quale non sapevo reagire; piangevo per un nonnulla; il cosiddetto
“magone” stava prendendo sempre più piede. Chiesi aiuto al dott. Castagneto
che mi affidò a una buona psicologa la quale, con non poca fatica, mi rese la
vita un po’ meno angosciante.
Il “bel tempo” durò poco, dopo alcuni mesi ebbi una ricaduta e con questo
altri ricoveri. Cominciai una terapia con immunosoppressori e la cosa durò
per circa un anno. Ma la sfortuna ci vede molto bene, così nel Luglio 2004
una mattina ebbi la brillante idea di farmi venire (si fa’ per dire) un
bell’infarto. Fui ricoverato immediatamente in codice rosso e operato
d’urgenza, intervento del tipo “o la va o la spacca”.
Dopo una settimana di degenza mi venne detto che la probabile causa di ciò
non era altro che il LES e le derivate complicanze a livello arterioso, non
ultime le alte dosi di medicinali che si usa nei momenti più acuti della malattia.
Dopo pochi giorni dovetti ricoverarmi nuovamente per un aggravamento
dovuto all’intervento; infatti, a causa delle sonde endoscopiche,
nell’applicarmi gli Stent Coronarici, la mia vena femorale decise di collassare.
Nuovo intervento con operazione ad alto rischio; per me ormai routine.
Ero allo stremo delle mie forze e completamente rassegnato; il mio futuro lo
prevedevo sempre dentro e fuori gli ospedali, quando per una cosa quando
per un’altra.
Dicono che il tempo lenisce le ferite, ma vi assicuro che non è così: è come
vivere con una bomba a orologeria all’interno del proprio corpo, e quando
pensi "
to' e un periodo abbastanza positivo”
, ecco apparire la “sfiga” in persona.
Nel Maggio 2005 un’ischemia mi causò un piccolo danno a livello cerebrale e
dal quel momento vivo perennemente con un ronzio in testa, una specie di
colonna sonora delle mie giornate.
Anche questa volta mi sono recato da specialisti, come il prof. Rodriguez e il
prof. Nobili, i quali si sono dimostrati persone molto preparate, oltre che