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In questa, più che in altre malattie, è necessaria la collaborazione di un gruppo
competente fatto da più figure specialistiche tra cui un ematologo, un
dermatologo, un nefrologo, e un buono psicologo. E’ molto importante
questa figura: provate a immaginare cosa succede nella testa di una persona
quando gli viene diagnosticata questa malattia e in quale stato emotivo si può
cadere.
Quando, nel Giugno del 2003, ho cominciato ad avere forti dolori articolari,
diffusi in tutto il corpo, e febbre, cominciai tramite il mio medico di famiglia a
sostenere esami su esami, senza venire a capo di nulla. Visite specialistiche
varie con diagnosi tutte le volte diverse; provavo ogni volta terapie differenti
senza alcun risultato, bensì peggioravo sempre di più fino ad arrivare al punto
che mia moglie, “santa donna”, dovette cominciare a lavarmi e vestirmi, oltre
che imboccarmi come un bebé perché i dolori alle mani erano talmente forti
che non riuscivo a tenere in mano nemmeno le posate.
Un bel giorno nel mio peregrinare per dottori vari, ebbi, come si dice,
una gran
botta di cul...
che credetemi non guasta mai sopratutto, quando riguarda la
salute.
A una visita dall’endocrinologa dottoressa Peri (sempre per ricercare cosa
fosse la “bestia” che mi stava distruggendo corpo e spirito) alla vista dei miei
esami e a seguito di un’attenta visita, alzò il telefono e disse: “Ciao Corrado,
ho trovato un lupetto per strada!”
La mia fortuna ha un nome Dottore Corrado Castagneto, ematologo
specializzato in malattie rare, che lavora presso l’ospedale di Sestri Levante.
Durante la sua prima visita mi disse con il sorriso (per non terrorizzarmi) di
essere affetto da
Lupus
.
Potete immaginare il mio stupore non conoscendo minimamente di cosa
stesse parlando il dottore ma, al tempo stesso, mi sentivo rincuorato per aver
trovato forse la giusta strada.
Iniziai subito tramite ricovero ospedaliero una terapia a base di cortisone e