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nostro entroterra fornendo la materia prima ai falegnami chiavaresi, allora nel
pieno della loro attività.
Rinaldo, il secondo di quattro fratelli, raccoglie l'eredità del nonno e, negli
anni 50, quando la sedia Chiavarina è ancora sull'onda del successo
internazionale, entra a lavorare come garzone nella bottega di Sanguineti
Colombo. Egli era conosciuto all'epoca come uno dei seggiolai più scrupolosi
e raffinati per la qualità delle sue produzioni, nonché attento “custode” e
conservatore dell'autentica tecnica costruttiva tradizionale.
Qui il giovane Rinaldo si forma e nel corso di alcuni anni impara la tecnica
alla base della produzione dei diversi componenti e del loro montaggio, oltre
che la sensibilità per l'importanza e la salvaguardia della tradizione. Ma più di
ogni altra cosa, lo attrae l'arte della tornitura alla quale inizia a dedicarsi con
passione.
In poco tempo diviene un abile tornitore e decide di “mettersi in proprio”
eseguendo lavori per le varie botteghe di seggiole che operano in quel periodo
tra Chiavari e Lavagna; ciò gli permette di conoscere i vari design e le tecniche
produttive custodite in ogni fabbrica artigiana per la quale lavora.
Tornisce a ritmi forsennati il giorno, mentre la sera frequenta la scuola serale
d'arte a Chiavari, intuendo già il grande valore che si genera nell'incontro tra
manualità e creatività. A questo punto Rinaldo non è più un “garzonetto”
come qualche anno prima ma è un artigiano formato e abile che aspetta solo
l'occasione per far valere le proprie capacità. Tale occasione si presenta
nell'anno '63 quando una delle tante aziende, (situata in via Entella 214) sta
per chiudere i battenti. Rinaldo, con grande spirito d'intraprendenza coinvolge
i tre fratelli Alessio, Italo, che già lavorava come tornitore e il più giovane
Ettore frequentante la scuola di falegnameria; rileva l'azienda, i macchinari e il
personale che allora vi lavorava e con i fratelli, comincia l'avventura della
produzione delle Sedie di Chiavari.
Animati dalla forza e dalla vitalità della loro giovinezza, da subito si
distinguono per l'alto livello qualitativo delle loro sedie e partecipano
attivamente alle manifestazioni fieristiche della riviera ottenendo numerosi e
ripetuti successi.
Intuiscono che al valore dei modelli classici, ricalcati fedelmente nelle originali
forme storiche, è necessario affiancare nuove proposte che guardino alle
tendenze stilistiche moderne dettate dalle mode e dai mercati; il tutto con il
minimo comune denominatore del rispetto delle tecniche costruttive
tradizionali.