vengono presentati come pura espressione delle loro montagne, duri e stabili.
Siamo ben lontani dai marinai che hanno esplorato il mondo e hanno scoperto
continenti.
In quanto “pura espressione delle
montagne”, i liguri sono sempre stati
conosciuti come abili allevatori di
cavalli.
Una plausibile spiegazione la si
trova nella denominazione “l’Alta
Via dei Monti Liguri” che racchiude
l’espletazione degli spostamenti che
queste genti hanno sempre
effettuato da territorio montano ad
altro consimile: dalla preistoria fin
quasi ai nostri tempi i liguri si sono
sempre serviti di cavalli e di muli
per gli scambi delle merci e i trasferimenti.
Ancora oggi alcuni agriturismi hanno improntato la loro attività sul maneggio e
sulle escursioni nel territorio tramite muli, asini e cavalli.
Gli uomini dei cavalli
Il territorio ligure del neolitico va immaginato ancora più ristretto di come appare
oggi, ma come oggi il mare brandiva le montagne, e piccole erano le pianure che
si aprivano nelle vallate. L’unico mezzo di trasporto, come sopra abbiamo
esposto, erano i quadrupedi; e ciò che un tempo era necessità di spostamenti
oggi è elemento di sport e di diletto esplorativo: numerosi sono oggi gli
agriturismi che curano l’allevamento di equini, con scopi sportivi e didattici.
Semplificativamente ne indichiamo quattro.
La foto ripropone un
momento
escursionistico
nei
pressi
di
Dolcedo
(Imperia). Non siamo nel
selvaggio
west;
ci
troviamo nelle vicinanze
dell’Agriturismo
il
Mulino Martino; il cui
titolare così ci ha scritto
per
spiegare
la
propensione del suo agriturismo:
“… nei periodi bellici esistevano numerosi
allevamenti di muli, perché l’esercito li utilizzava come mezzo di trasporto
montano.