La Liguria si tramanda, storicamente, avesse quattro aggregazioni tribali
autoctone: i salii, i genuanti, i briniati, gli ambroni. Ma è storicamente impreciso.
Camille Jullian, filologo e archeologo francese, affermò nel suo volume “Histoire
de la Gaule” che l’occidente europeo tutto sarebbe stato civilizzato dalle
popolazioni liguri.
Tale concezione, a nostro avviso, è eccessivamente pan-ligure, e non perché
dichiara che furono le tribù liguri a civilizzare i galli (oggi si preferisce chiamarli
celti), ma perché ignora l’esistenza di un popolo, i siculi, che furono un derivato di
pagum fra i liguri e gli stessi siculi (tribù abitanti nel centro della penisola.)
Ne “Il Giornale” del Cinque Marzo Duemilasei, a firma di Rino Di Stefano, viene
pubblicata una testimonianza molto vicina alla realtà della storia di quel periodo.
Riportiamo integralmente:
“…Le popolazioni liguri, divise in quattro grandi tribù,
furono di fatto le prime che diedero origine ad una civiltà primitiva in diverse zone
della penisola. Non solo. Anticamente, la penisola era chiamata «terra di Italo»,
dal nome del re della tribù ligure dei siculi che a quel tempo occupava buona
parte dell’Italia centrale, soprattutto il territorio oggi compreso tra Lazio e Umbria.
Abbiamo anche una testimonianza storica a questo riguardo. Infatti, come riporta
il professor Del Ponte nel suo libro, “Dionigi di Alicarnasso”, parlando
dell’invasione dell’isola siciliana da parte della tribù ligure dei siculi, cita Filisto di
Siracusa, uno storico vissuto nel V secolo avanti Cristo: «Come scrisse Filisto di
Siracusa, la data del passaggio fu l’ottantesimo prima della guerra di Troia e il.
popolo che giunse dall’Italia non fu né quello degli ausoni né quello degli elimi,
ma quello dei liguri, guidato da Siculo Narra poi che questi era figlio di Italo e che
gli abitanti del suo regno erano chiamati siculi: scrive anche che i liguri furono
cacciati dalle loro terre da umbri e pelasgi».
Sulla base di questa testimonianza storica, sembra che il regno del re ligure Italo
sia venuto meno quando umbri e greci pre-ellenici provenienti dalla Tessaglia,
invasero il loro territorio costringendoli a fuggire dall’Italia centrale e a trasferirsi in
Sicilia dove ricostituirono il loro regno…”
In effetti, quest’articolo sintetizza le realtà storiche degli “uomini dei cavalli”, detti
anche
uomini delle paludi
, perché la Liguria, quell’ampia regione che dal Rodano
arrivava al mare e dalla Spagna fino alla Croazia, governata dal re Italo, nel suo
nome include il significato della sua origine etnologica: Ligus è termine accadico
(mesopotamico) e significa l-igu (dal latino ad flumen), situato nella palude,
presso il fiume. Solo per un umile esempio riportiamo il nome di una via di
Genova: via Canneto il Lungo; la sua denominazione si trae dal canneto che
sorgeva nella Genova pre-romana, intorno ad una palude dove oggi c’è piazza
Matteotti e via San Lorenzo. Lo storico Centro di Genova.