Dai “Genuantes” e i “Siculi”, gli Italiani.
Abbiamo esposto sopra, a pag. 20, che una delle caratteristiche delle tribù liguri
era la capacità di sapersi alleare, quasi in società spontanee, per motivi difensivi,
e anche di disgiungervisi, superate tali fasi, per tornare a essere tribù autonome.
Questo non accadde quando avvennero contatti con i Siculi. Anzi occorse una
totale fusione, tanto che parlare dei siculi e dei liguri, era la medesima cosa.
I Siculi rappresentavano un’agglomerazione di tribù dell’Italia centromeridionale
che aveva trasformato le necessità tribali in una spontanea “Nazione” che si
consociò con popolazioni a loro simili; fra essi vi furono i liguri.
Il risultato? I Siculi ebbero come re un certo Italo, il medesimo “sovrano” ebbero i
liguri e tutte quelle altre tribù del sud, del centro e del nord Italia, che, pur
mantenendo una moderata autonomia, si riunirono per necessità organizzative a
elaborare una specie di Nazione costituita dai bisogni delle singole tribù.
Potremmo dire che per la prima volta nacque una nazione che prese il nome dalla
persona che la ispirò, il re Italo. Dopo di lui la nostra penisola si chiamò Italia.
Italo ebbe la capacità di sapere riunire le tribù dando loro una medesima
fisionomia di base, un medesimo scopo organizzativo e una libertà associativa
che lasciava ad ogni singola tribù l’autonomia, anche se impostata nella
valorizzazione di alleanze che non comprendevano solo motivi di difesa, ma
anche cause semplici come lo scambio culturale inerente alla coltivazione, la
ricerca e le scoperte.
Nacque l’Italia, proprio dalla fusione dei Siculi che stanziavano nel centro-sud e i
Liguri che popolavano il nord; è ovvio che parliamo sempre di zone che
schematizzavano forme di civilizzazione associativa.
Nell’Italia di quell’epoca altre (definiamole) mini-nazioni erano costituite dagli
Etruschi, dai Sabini, e da pochissime altre tribù campane, sarde e sicane.
In effetti, Italo è stato il primo re d’Italia, ed è giusto che la “Nazione” da lui
fondata prendesse il suo nome.
A tale proposito va ricordato che lo stesso Filisto da Siracusa associava i siculi ai
liguri, e ci informa che i siculi furono cacciati, da quei territori che oggi si
chiamano Liguria e dagli altri dell’ Italia centrale dai liguri stessi, dai pelasgii, dai
galli e dagli umbri; inoltre asserisce che Siculo, figlio di Italo, riparò in Sicilia,
allora abitata dai sicani e costrinse tale popolazione nella parte occidentale
dell’isola, mentre il resto del territorio costituì l’insediamento del suo popolo che
diede il nome all’isola (ciò sarebbe accaduto diciotto anni prima della guerra di
Troia).
Altra annotazione va fatta: gli uomini dei cavalli, i liguri, impararono dai pelasgii a
non temere più il mare e a navigare.