Page 9 - agriturismi

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Potrebbe sembrare un’illazione questa nostra, invece è una semplice
deduzione storico-archeologica; lo stesso Tito Livio, che è risaputo fosse uno
scrittore di parte, definiva i liguri come un popolo delle montagne, allevatori di
cavalli, e instancabili coltivatori della terra.
Eppure i Liguri oggi sono conosciuti per avere tracciato la Storia della Marineria.
Luca Ponti nella sua opera “Le Genovesi” così riporta il brano in cui Diodoro
Siculo parla dei liguri: «… essendo il loro paese montuoso e pieno di alberi, gli uni
di essi tutto quanto il giorno impiegano in tagliar legname, a ciò adoperando forti
e pesanti scuri; altri, che vogliono coltivare la terra, debbono occuparsi in rompere
sassi, poiché tanto è arido il suolo che cogli strumenti non si può levare una zolla,
che con essa non si levino sassi. Però, quantunque abbiano a lottare con tante
sciagure, a forza di ostinato lavoro superano la natura [...] si danno spesso alla
cacciagione, e trovando quantità di selvaggiume, con esso si risarciscono della
mancanza di biade; e quindi viene, che scorrendo per le loro montagne coperte di
neve, ed assuefacendosi a praticare poi più difficili luoghi delle boscaglie,
indurano i loro corpi, e ne fortificano i muscoli mirabilmente. Alcuni di loro per la
carestia de' viveri bevono acqua, e vivono di carni di animali domestici e
selvatici. »
Certo che noi oggi la Liguria la concepiamo nelle sue due Riviere, e siamo ben
lontani dall’accostare a quelle selvagge tribù autoctone quei liguri che alcuni
secoli dopo da una riviera che non esisteva avrebbero fatto nascere addirittura i
fiori: la Riviera dei Fiori.
Il Tramonto a Sestri Levante – Genova.
I primitivi liguri lo potevano godere da lontano, dalle montagne in cui
vivevano, perché le zone dove oggi si trovano città e paesi erano paludi.