i liguri si raccontano vol 2 - page 10

Sul bordo inferiore, al centro del disegno, si può notare un “alone”,
che rappresenta un residuo causato da un accumulo di liquido steso
per cancellare uno scritto.
Dentro il bordo dell’alone si notano residui d’inchiostro, che indicano
i resti di una scritta. Attraverso l’utilizzo della tecnica della “luce
radente”, e in un contesto di buio, con l’uso di luce bianca o azzurra,
orientata radente da sinistra, la visione della firma diventa possibile.
Servendosi di una lente d’ingrandimento si evidenziano tracce flebili
di lettere particolari.
Un po’ più di chiarezza si ottiene raggiungendo la distanza e la
radenza ottimali. Tutta la siglatura è stata ricalcata su lucido.
Leonardo da Vinci non ha mai firmato le sue opere, ma diversi
disegni sono siglati con il suo nome; è noto, infatti, che, nel corso
della storia, qualche collezionista ha posto il nome di Leonardo su
disegni di sua sicura attribuzione, come per volerne confermare la
paternità. Un esempio è la firma in basso a destra dell’uomo di
Vitruvio.
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