i liguri si raccontano vol 2 - page 6

Il ritrovamento di un’opera di Leonardo Da Vinci è un fatto
straordinario e, oserei dire, raro.
E’ sicuramente un avvenimento eccezionale che interessa il
mondo della cultura perché si deve considerare un evento
esponibile al patrimonio universale.
Ne sono venuto a conoscenza casualmente mentre con il
restauratore Francesco Gerbino di Genova parlavamo della
noncuranza che lo Stato spesso dimostra verso le Opere
d’Arte.
Gerbino mi ha raccontato che con il suo amico Amedeo
Barile hanno rinvenuto un foglietto dentro un’antico volume,
osservandolo attentamente hanno dedotto potesse esserci
il tratto leonardesco.
Da quel momento sono state fatte ricerche, analisi… tutto
quell’insieme di cose che l’ipotesi hanno trasformato in
autenticità.
Ci si sarebbe aspettata una tal eco che la notizia avrebbe
impegnato gli organi di stampa nazionali e che lo stesso
Ministero dei Beni Culturali desse il giusto peso all’evento.
Non è stato così.
Noi pubblichiamo questo resoconto, e ci proponiamo di
dedicare un intero volume di documentazione al Leonardo
Ritrovato, appena costateremo una giusta risposta da parte
delle autorità competenti e responsabili.
Forse in Italia la “cultura” approfondita del gioco del calcio
o di un semplice calcio di rigore mancato (stupida cosa di
cui tutti parlano) vale più di un Leonardo Da Vinci; forse in
questa prospettiva di bassa cultura si dà più eco alla
violenza negli stadi (e pochi avvertono che sono ridotti
continuamente i fondi per i Beni Culturali) piuttosto che
spendere qualche parola che dia prestigio alla nostra
Nazione.
L’editore
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