Page 46 - januapress_vini

Basic HTML Version

46
Cortese di Gavi
La prima citazione “ufficiale” del Cortese risale al
1799, in una “Memoria del Conte Nuvolone,
direttore della Società Agraria di Torino. Il vitigno
compare poi nel “Catalogo descritto e ragionato
della collezione di vitigni italiani e stranieri”
compilato nel 1852 dal marchese Incisa, ed è
descritto in una monografia di Demaria e Leardi, in
cui vengono indicate come zone originarie il
Novese ed il Tortonese, in provincia di Alessandria.
Il germoglia mento è medio, e così pure la fioritura e l’invaiatura; la
maturazione avviene di norma a metà settembre. La foglia, di
dimensioni appena più grandi della media, ha forma pentagonale,
con cinque lobi, la pagina superione è glabra, color verde cupo, con
nervature chiare; quella inferiore è verde tenue. Il grappolo è
piuttosto grande, conico - piramidale, con due ali. L’acino è medio,
ellissoide, color giallo-verde; ha buccia sottile, poco pruinosa.
Il Cortese di Gavi, o Gavi “tout court”, è passato a D.O.C. nel 1974
(Gazzetta Ufficiale n. 294). La zona di produzione si estende sul
territorio di 11 comuni nella provincia di Alessandria: Gavi, Novi
Ligure, Capriata d’Orba,
San
Cristoforo,
Serravalle
Scrivia,
Tassarolo, Francavilla,
Pasturana,
Carrosio,
Parodi Ligure, Bosio. La
resa massima di uva
per ettaro di vigneto
specializzato è 100
quintali;
il
tenore