abbandonate da anni, ci ha seguito nei nostri passi nel bosco e ci
ha indicato ogni riparo, ogni rudere che potevamo trovare.
Ecco lo strappo finale, la salita più ripida che mi mette sempre il
fiatone. Ma è l’ultimo sforzo per arrivare nel nido appartato, quel
gioiello di case di pietra che pare un piccolo villaggio da fiaba.
Allora la strada sterrata era solo uno stretto sentiero nel bosco che
portava ad un rudere ricoperto da rovi ed erbe infestanti.
Mai avrei immaginato che quel posto potesse diventare così bello
ed intenso; tu invece eri tranquillo e sicuro già allora; quando, tra
sassi e vecchie strutture cadenti, mi parlavi di cosa sarebbe rinato,
di come sarebbe diventato quel luogo. Io ti seguivo, ma non riuscivo
proprio ad immaginarmi di più.
Hai avuto ragione, pian piano lo spirito antico di un tempo è tornato,
le antiche architetture di pietra hanno trovato nuovo vigore,
l’originaria struttura è rinata in un’emozionante splendore.
Ora sono arrivata. La luce del mattino illumina il prato davanti alla
casa, tra poco i bagliori della rugiada lasceranno il posto al fremere
d’aria scaldata che salirà piano dal lastricato di cotto sull’uscio.