A Levanto, 95 anni fa, nacque Cesare Vittorio Marasso, mio padre.
Oggi, nel caldo estivo di Santiago, mi trovo davanti al mio computer e lavoro
per l'informazione e la coesione di milioni di persone che, come mio padre o
come me, costituiscono questa versione globale dell'Italia.
Dedico questo editoriale a lui, Cesare Vittorio Marasso, di Levanto, La Spezia,
Regione Liguria.
L'OPERA DI UN LEVANTESE
Santiago del Cile visse un’epoca d’oro con la presentazione di spettacoli a
livello internazionale; eravamo negli anni ’50.
L’epicentro? Il “Goyescas”, lo stabilimento multifaccia a tre piani collegati
dalla prima scala meccanica conosciuta in Cile, che era collegato nell’angolo
di Estado con Huérfanos, nel cuore del centro della capitale, “l’angolo del
Goyescas”.
È stata l’opera di un italiano: mio padre, Cesare Vittorio Marasso, nato a
Levanto, La Spezia, l’11 febbraio del 1913 e arrivato in Cile nel 1930, quando
aveva appena 17 anni.
Il “Goyescas”, iniziato nel 1950, portò in Cile a Diana Dors, The Four Aces,
Jacques Charrier, Carmen Sevilla, Paquita Rico, “Marisol de España”, Alberto
Castillo, Francisco Canaro, Libertad Lamarque, Miguel Aceves Mejías, la
portoricana Tongolele e Mario Clavel, tra altri artisti internazionali, e diventò
la piattaforma di lancio del grande cileno Lucho Gatica.
Il “Goyescas” chiuse i battenti il 31 settembre 1963.
Due anni dopo, il 1 gennaio, si è spenta la vita di Cesare Marasso, il
levantese imprenditore e innovatore che lasciò le sua traccia di realizzazioni
in Cile.
Qualcosa ancora rimane: l’eterno “Marco Polo” alla Plaza de Armas di
Santiago. Altre non ci sono più: “El Negro Bueno”, “La Isleña”, il bar “Black
and White”, il bar “Merino”, il bar “”El Cielo” ed il mitico “Goyescas”.
Profondo amante della sua Patria, l’Italia, Cesare Marasso contribuì, come
azionista, all’ ”Inmobiliaria” dello Stadio Italiano e del Club Italiano. È stato
socio dell’Audax Italiano, la squadra di calcio del suo cuore, che seguì di
persona in tutte le sue partite, anche se doveva andare fuori di Santiago.