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E inoltre: “Perché le risposte dalle autorità pubbliche sono sempre, ‘
vediamo
cosa si può fare’
, senza mai poter ricevere un chiaro
o un chiaro
no
?”…
“Perché gli automobilisti italiani si credono padroni della strada e non
rispettano le mezzerie, posteggiano in seconda fila o non lasciano il tempo e
spazio all’auto davanti a sé per parcheggiare?”
“Perché se in un negozio vuoi comprare un articolo che non è disponibile al
momento, ti fanno aspettare settimane prima di procurartelo?”
E’ molto sconcertato quando mi pone questi e altri “perché”. Gli rispondo:
“Bart così è, non puoi cambiare gli Italiani, se vuoi vivere in Italia devi
abituarti” . . . S’infuria ancora di più e non gli do torto.
Fatto sta che la sua immagine di Leivi, come angolo di paradiso, è un po’
ammaccato
adesso, e il suo modo di recuperare energie positive è quello di
rifugiarsi nel PC e guardare il mondo in una prospettiva più ampia, attraverso
per esempio la lettura del New York Times. Lì respira aria di “
casa
”, anche se
ormai virtuale.
La casa che Bart ha comprato ha una bella vista sul mare, un bel giardino
all’inglese che lui cura personalmente, certamente qualcosa di inconsueto per
i giardini di qui, ed è posta su una collina anch’essa coperta d’uliveti non
lontano da Leivi.
Bart ha scelto di acquistare questa casa principalmente perché aveva un garage
doppio, spazioso e giusto per lavorare il legno, suo hobby preferito. Nel
garage ha messo utensili e macchinari vari fatti arrivare dall’America, tutti
nuovi e lucenti, che lui tiene come oggetti sacri.
All’interno della casa invece, ha voluto subito le sedie di produzione
artigianale di Chiavari, sedie di design chiamate Chiavarine, ma non ha
rinunciato a un tocco di tecnologia anche qui ed ha fatto installare il sistema
di aspirapolvere a bocchette nei muri di ogni stanza: è senz’altro l’unico ad
avercelo in tutta la zona!
Un ulteriore esempio del senso pratico di Bart nel conciliare tradizione e
tecnologia è stata la decisione di non comprarsi un’auto vera e propria, ma un
porter Piaggio, con un bel cassone posteriore, ad uso di un pick-up.
Questo è certo un simpatico compromesso fra l’utilità di un veicolo per
trasporti materiali, poiché vive in campagna, e un mezzo di trasporto non
troppo impegnativo per affrontare il traffico stradale locale . . . per lui molto
disordinato.
I suoi vicini? Persone amabilissime che ci coinvolgono nella raccolta delle
olive quando è la stagione. Recentemente, per lui ma anche per me, devo
ammetterlo, è stata una vera esperienza portare al frantoio, i due quintali e
mezzo di sacchi di olive raccolti e vedere fare l’olio… Per la gente di qui è