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l’autorizzazione all’edificazione l’11 novembre 1451 dall’arcivescovo
di Genova, Giacomo Fieschi..
Nel 1472 c’è l’edificazione del convento di S. Agostino per merito
del frate Gio Battista del Poggio, fondatore dell’Ordine dei frati
osservanti di S. Agostino, detti Eremitani o Battistini dal nome del
fondatore. Quest’ordine verrà soppresso nel 1817.
La torre civica
In un momento di tensione che vede la Repubblica genovese, posta
sotto la dominazione sforzesca, essere spettatrice della lotta tra gli
Adorno contro i Campofregoso, un frate, Gio Battista del Poggio, lo
stesso che si era prodigato per la costruzione del convento di S.
Agostino, si erge tra le fazioni di Rapallo predicando l’unione della
comunità al di sopra di ogni contrasto di partito, di gruppo e di
famiglie.
Allora alcuni rapallesi riunitisi in assemblea il 5 gennaio 1473
decidono la costruzione di una torre che sorga a lato della chiesa di
S. Stefano.
Il frate Gio Battista del Poggio ha anche il merito di aver fatto
costruire la “Torre civica” che simboleggia l’unione della comunità
rapallese al di sopra di ogni contrasto di partito, di gruppo e di
famiglie. La Torre risulterà alla fine avere un orologio ed una
campana a cui sarà aggiunta un’altra per il suono delle ore nel
1581.
Un aneddoto racconta che quanto i notabili di Rapallo si erano
promesso per la costruzione della Torre, col passare degli anni
l’unione e la fratellanza si affievoliscono tanto che il Doge di Genova
in una lettera del 4 luglio 1530 si lamenta col podestà di Rapallo dei
contrasti emergenti tra le fazioni degli Adorno e dei Campofregoso
che spesso degenerano in omicidi e che la campana della Torre
suoni per la preghiera solo in caso di morte di un appartenente ad
una delle due fazioni, restando silenziosa per quelli del partito
avverso.
Un aneddoto riferisce che il 4 luglio 1530 il Doge di Genova si
lamenta col podestà di Rapallo dei contrasti emergenti tra le fazioni
degli Adorno e dei Campofregoso che spesso degenerano in
