L’OLIMPODELLAPASTA
A fianco di Zeffirino, Olga continua la tradizione di famiglia nell’arte
della pasta fresca, imparata da mamma Serafina, e nella cura dei
dolci.
La lavorazione della pasta avviene “in vetrina” e la gente, salendo le
scale del Ponte Monumentale si sofferma curiosa ad osservare
l’antico rito compiutonel tempio, esposto comeunacquario.
Tutti
possono
vedere come si
prepara la vera
sfoglia
emiliana,
tirata alla maniera di
una
volta,
col
cannello, e assistere
alla trasformazione
della pasta vellutata
in
taglioline
finissime, tagliatelle,
fettuccine,
maltagliati, lasagne,
lasagnette, mandilli
de saea (fazzoletti di
seta), pappardelle e
quadrucci
oppure
nella più sofisticata
e opulenta pasta
ripiena come ravioli,
tortellini, cappelletti,
agnolotti,
tortelli,
sorpresini, paffutelli
e cannelloni.
Può capitarvi anche la fortuna di vedere ancora i preziosi
“maccheroni pettinati” : un’autentica e antica specialità modenese,
ormai difficile da trovare perfino a Modena, che prende il nome dal
pettine del vecchio telaio amano usatoper prepararli.
Le tre nuore Giannina, moglie di Gian Paolo, Livia, moglie di
Luciano eRenata,moglie di Odino, aiutanomammaOlga a lavorare
