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ARENZANO NEL 1900.
Serra liberty all’interno del parco Negrotto Cambiaso
Nel Novecento Arenzano, nonostante la buona operosità della
gente, non si è espansa e le condizioni di povertà sono andate via
via estinguendo.
Il borgo ha mantenuto alcune fabbriche, anche se l’attività
cantieristica ha avuto un grosso crollo.
Nel 1915 lo scoppio della Grande Guerra ha visto gli arenzanesi
impegnati su tutti i fronti: sul Carso, sull’Isonzo, sul S. Michele e
sull’Ortigara, dove combatterono e morirono nelle trincee e sui mari.
La maggior parte dei giovani sui vent’anni venne mandata al fronte
e l'inesperienza risultò loro fatale; gli arenzanesi caduti furono 53,
un numero impressionante rispetto al totale dei cittadini.
L’intero paese ne rimase completamente scosso; il 19 novembre
1919 si formò un comitato per le onoranze funebri ai caduti in
guerra, che fece erigere, nei primi mesi del 1920, un monumento
ricordo dei cittadini del Comune caduti combattendo per i diritti della
Patria, per la civiltà, uguaglianza e libertà dei popoli.
Nel 1925, per la prima volta, arrivò ad Arenzano il “Giro D’Italia”. I
cittadini parteciparono con entusiasmo all’avvenimento, sventolando
