Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 24

paese si sparava a vista durante il coprifuoco della sera.
Il 13 agosto 1944 Arenzano subì un altro bombardamento. Questa
volte le bombe caddero dal cielo, la sirena suonò a mezzogiorno e
tutta la popolazione corse nei rifugi antiaerei; le fortezze volanti
americane sganciarono le bombe che piovvero a grappoli, la chiesa
parrocchiale venne distrutta, così come alcune case ed anche uno
dei tre rifugi anti-aereo fu raso al suolo.
All’inizio del 1945 la situazione generale era peggiorata.
Mancavano le materie prime, dal grano, al riso, all’olio. I cittadini di
Arenzano ricavavano il sale dall’acqua marina, e questo costituì
un’ottima merce di scambio, da barattare con farina e lardo. Il
bombardamento del 13 agosto è ricordato come il più violento. Nelle
campagne nacque il mito dell’ “aparecchiù”, così veniva chiamato
l’aereo americano che quasi tutti i giorni passava sopra Arenzano
facendo suonare la sirena e terrorizzando i cittadini con il suo
rombo assordante.
Ormai la guerra stava finendo, alcuni membri della X MAS, di
stanza ad Arenzano, seminarono ancora un po’ di terrore e durante
la festa della SS.Annunziata alle Olivette, il 25 marzo, compirono un
rastrellamento ed arrestarono tutti i giovani e gli adulti che non
erano sotto le armi o che non avevano un lasciapassare.
Finalmente arrivò aprile ed il 24 Arenzano fu liberata dalla 187esima
Brigata Garibaldi agli ordini del Comandante Remo e del
Commissario Falco; ancora oggi la cittadina può vantarsi del fatto di
essere stata la prima in Liguria a conquistare la libertà. Nei primi
giorni di Maggio arrivarono le truppe americane della 5° Armata,
acclamate come liberatrici ed accolte con calore dalla popolazione
tutta.
Alla fine degli anni 50 Arenzano si è aperta sul mondo, instaurando
tre gemellaggi con città “amiche”: la greca di Lutraki, la francese
Pontoise e l’olandese Domburg. Nel 1959 il Governo Argentino ha
donato alla cittadina un busto del Gen. San Martin, considerato,
insieme a Simon Bolivar, tra gli artefici più importanti della fine della
colonizzazione spagnola in America Latina. L’inaugurazione del
busto dell’eroe argentino, avvenne alla presenza dell’ambasciatore
della Repubblica Argentina
Generale Belanguer. Lo stesso anno il
Console Generale degli Stati Uniti d’America, mister Maynard,
inaugurò Lungomare Stati Uniti.
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