![]()
Visione aerea di Arenzano dai bombardieri nel 1944
Il 14 giugno Arenzano subì un terribile bombardamento navale da
parte della flotta francese: le alture furono colpite da numerose
granate, una delle quali centrò la portineria di Villa Figoli. A
difendere il litorale era presente solo una vecchia torpediniera, la
“Calatafimi”, totalmente inadeguata per uno scontro di così grande
portata, che dopo vari tentativi, rinunciò e, scappando, si rifugiò nel
porto di Genova. Le granate delle navi francesi non si fermarono e
attaccarono ancora le acciaierie dell’Ilva di Savona ed alcuni
depositi di carburante, ma dopo alcune ore di fuoco, invertirono la
rotta e si allontanarono; solo la nave “Albatros” riportò dei danni ad
una caldaia, dovuti ad una granata lanciata dai treni armati italiani.
Fortunatamente i francesi non ritornarono. Il 16 giugno 1942 il
Commissario Prefettizio di Arenzano decise di costruire dei rifugi
antiaerei per la popolazione; in totale ne furono realizzati tre, tutti
nel centro benestante del paese, ma sulle colline i contadini si
organizzarono autonomamente e costruirono molte altre buche
