Giochi in amore - page 78

74
Il nostro maniaco, sul far della sera (quando ha finito di lavorare)
tornerà a casa, proprio come ogni sera, ma... (ricordiamo che
entrambi si sono preparati al gioco da qualche ora) non apre la
porta con le chiavi proprie: suona il campanello.
Però.... circa una mezz’ora prima aveva fatto telefonare alla sua
compagna da una donna per annunciarle che da lì a poco le
avrebbe fatto una visita un funzionario del comune per misurare le
metrature dell’appartamento e stabilire a quanto ammonterebbe
realmente la tassa della spazzatura (può funzionare come scusa?
ipotizziamo di sì; specie se lei si aspetta che la cosa avvenga. Se
non funzionasse, ognuno è libero di inventare le scuse che
desidera).
Puntualmente lui si presenta davanti alla porta di casa, suona; lei
gli apre.
Lui, deciso: ”Buona sera, Sono Caio Vattelappesca, funzionario
della ditta iesseiesseiesse. Le dovrebbero avere annunciato la mia
venuta con una telefonata dal mio ufficio.”
Lei: “Ah, sì, certo. Si accomodi.”
Lui entra e, senza indugi, prende subito a fingere di misurare i metri
quadrati dell’appartamento. Lei si mostra cordiale e
accondiscendente.
Appena si giunge nella camera da letto, lui cambia atteggiamento;
con una scusa la avvicina e tenta di buttarla sul letto: lei urla
ribellandosi.
Ecco, il gioco ha inizio da questo istante: i due cominceranno a fare
la lotta (curando di non farsi male).
Il “fare la lotta” è spesso una necessità di scarico per la coppia,
specie se svolta per finta e con le pause degli sguardi (di controllo)
quando uno dei due involontariamente fa del male all’altro.
Poiché il maniaco deve risultare lui dobbiamo ricordare alla donna
che deve sapere essere accondiscendente: lei, alla fine fingerà di
avere ceduto, si farà legare al letto e si immedesimerà in un
palliativo di stupro fatto per amore.
1...,68,69,70,71,72,73,74,75,76,77 79,80,81,82,83,84,85,86,87,88,...126
Powered by FlippingBook