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Lui risponde che al momento non ne possiede perché si tratta di
una specie protetta, e che se ne fornisce solo in caso di effettiva
richiesta.
Lei gli chiede di farne l’ordinativo e dice che ritornerà il giorno dopo.
Il giorno dopo i due inseparabili sono dentro la loro gabbietta e la
cliente tutta raggiante paga e vorrebbe portarli subito via.
Lui la invita a compilare una scheda spiegando che è dovuto alla
protezione animale e di avere lui l’obbligo due volte la settimana di
andare a casa di lei per controllare lo stato di salute dei due
uccellini. Quindi fornisce un foglio dove c’è scritto come vanno
tenuti: “e mi raccomando -aggiunge lui- non li separi mai che ne
potrebbero morire.”
I due uccellini nella gabbia si avvicinano e cominciano ad avere le
loro effusioni amorose.
Lui pronto porta la gabbia vicino ad un computer e con uno strano
strumento comincia a misurare le intensità delle loro effusioni.
Spiega di essere riuscito a rapire la loro forza di attrazione e che
tramite il computer è in grado di ottenere gli stessi risultati anche
sugli esseri umani.
Lei è incredula allora lui la convince a sottoporsi alla macchina.
L’esperimento ha inizio: poste delle sottili lamelle ai polsi, viene
riacceso il computer.
La donna diventa dolce, prova una forte sensazione di caldo;
comincia a spogliasi. E come in trance, finalmente è nuda...
Lui resta immobile a guardarla mentre lei comincia a danzare e a
muoversi con cadenze che evidenziano il suo erotismo.
In questo consiste il gioco: nell’inventare ogni qual volta delle danze
e delle condizioni erotiche sempre differenziate.
Va da sé che la conseguenza del gioco consisterà nel fare
all’amore.
Abbiamo voluto proporre questo gioco, servendoci di due
personaggi “estranei” che si servono della tecnica per arrivare
all’amore, per evidenziare come spesso si parte dal corpo e dal
piacere per arrivare ai sentimenti. Infatti giudichiamo un’ipocrisia la
