i liguri si raccontano vol 2 - page 40

La passione per la ricerca, mi ha recentemente gratificato
con la scoperta di un personaggio ligure che ebbe una vita
abbastanza avventurosa nel Far West. Devo subito dire che i primi
approcci a questo nostro compaesano mi avevano entusiasmato e
in cuor mio speravo di riuscire a ricostruire la sua vita
rocambolesca. Purtroppo, anche se le notizie che sono riuscito a
raccogliere sono parecchie, quelle fondamentali e necessarie a fare
un quadro completo su questa persona sono per il momento
irreperibili. Ne esce pertanto un personaggio interessante ma
incompleto, con molte certezze, ma anche con molti punti
interrogativi.
Alessandro Repetto, nacque forse a Cascine di Priosa d’Aveto nel
1808. (Sia la data che il luogo di nascita non sono per ora
confermati
da
specifica
documentazione).
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Dalle notizie che sono riuscito a raccogliere, pare che Alessandro
abbia studiato medicina e in seguito abbia servito nell’esercito
piemontese come medico chirurgo. Negli anni successivi sembra
che sia entrato in seminario per poi, nel 1848, emigrare negli Stati
Uniti.
2
Giunto a New York, seppe che proprio in quel periodo era
stato scoperto l’oro in California e al pari di tanti altri, anche
Alessandro si spinse nel Far West in cerca di fortuna. Sembra
comunque, che in quel periodo che la dea bendata non fosse al suo
fianco e dismesso il piccone, si dedicò all’allevamento di pecore e
capre nei pressi della città di Alhambra (attuale Monterey), dove in
seguito sarebbe sorta la città di Los Angeles. Furono anni molto
difficili, ma col duro lavoro e la fede nella Divina Provvidenza,
Alessandro riuscì a mettere da parte un discreto gruzzolo. Anche se
in certi casi, egli venga descritto come un misantropo e un
taccagno, si ha notizia che per il suo passato di medico, aiutò tutti
quelli che chiedevano il suo intervento senza nessuna ricompensa.
Nel 1866, con i soldi messi da parte, comprò un ranch di 5000 acri
(2023 ettari pari a circa 13000 metri quadri) nei pressi di Alhambra.
Il terreno faceva parte di un latifondo di 29513 acri appartenuto al
messicano don Antonio Maria Lugo, morto nel 1860. Nel 1865 la
sua immensa tenuta venne divisa fra gli otto figli e nel 1866,
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Queste notizie mi sono state fornite dallo studioso Cesare Marino presso la Smitshonian Institution.
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