Ecco ciò che Newmark scrisse nel suo libro “Sixty years in
Southern California 1853-1913”.
Capitolo XXXVII – REPETTO E GLI AVVOCATI – Pagina 55
“.....Nel 1886 comprammo il ranch di Repetto, in circostanze di tale
interesse che è bene parlare del proprietario ed i suoi annessi.
Alessandro Repetto era un italiano di tali grandi dimensioni che
quando era in piedi era costretto a spostare il peso del suo corpo da
una gamba all’altra. Egli era taccagno all’estremo, ma ciò era
compensato dalla sua onestà e dalla sua rettitudine. Egli era pure
lungi da essere pulito e ricordo il modo in cui mi dette ospitalità
quando visitai il suo ranch per comprare della lana. Egli prese del
vino mediocre e prima di servirlo pulì i bicchieri con le sue grosse
dita. Egli viveva nel suo ranch, ma quando lo colse il suo ultimo
malanno prese una camera al New Arlington Hotel, un tempo la
Casa Bianca, all’angolo sud-est fra la Commercial e la Los Angeles
Street. In quel luogo, sentendosi solo e trascurato, lo avvisai di
recarsi al Sister’s Hospital in Ann Street, ma il cambiamento non gli
giovò, poiché dopo alcuni giorni morì.
Un italiano di nome Scotti, una vecchia canaglia che era con lui nei
suoi ultimi attimi di vita, sapendo che ero l’esecutore testamentario
di Repetto, mi portò un mucchio di carte che aveva trovato nelle sue
tasche.
Dato che Repetto era un eremita e un misantropo, ebbi difficoltà nel
trovare persone che potessero portare la bara ai suoi funerali, chiesi
al presidente della Società di Mutuo Soccorso degli Italiani e al
Console Italiano James Castruccio, il quale mi rispose che Repetto
non aveva mai aiutato nessuno, ma se in sua memoria volevo dare
500 dollari di carità, i portatori si sarebbero trovati. A questo punto
feci obiezione e mi recai da padre Peter spiegandogli che Repetto
aveva lasciato alla Chiesa seimila dollari, per cui egli procurò i
portatori della bara. Una volta finiti i funerali, feci un telegramma al
fratello ed erede di Repetto che viveva sulle montagne presso
Genova, il cui indirizzo ebbi dal console Castruccio. In realtà
Repetto odiava suo fratello e di conseguenza non era molto
desideroso
di
tramandargli
tutta
la
sua
proprietà