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scrivere riguardo a Voltri: “[…] Deinde Viraginem oppidum: quod
quidam vicum virginis dixere. Succedit Vulturum vicus, quem
Cherufa paruus amnis interfluit. […]”. Durante le ricerche su
Arenzano medievale è facile imbattersi in questi casi, dove la
fantasia e l’invenzione possono sovrastare la verità storica.
Una fonte importante è la Caratata del 1531, pubblicata dal Gorrini,
che ci fornisce, per ciascuna delle 57 comunità prese in esame, un
resoconto sulla situazione economica e demografica. Per ciascun
paese, e quindi anche per Arenzano, vengono analizzati il numero
di fuochi, il numero di maschi dai 17 ai 70 anni, la popolazione
totale, il valente, le spese di avaria, e le spese della comunità.
Gli ultimi tre parametri vengono espressi in lire genovesi. Si hanno
poi le indicazioni sulla produzione agricola.
La Caratata distingue, per ogni paese, se la produzione dei generi
più importanti è inferiore (-), uguale (=) o superiore (+) al fabbisogno
locale. Nella tabella sono riportate queste indicazioni relativamente
a castagne, vino e olio; come si vede la produzione di tutti questi
beni risulta inferiore ad Arenzano al fabbisogno della popolazione.
Non viene riportato il dato riguardante il grano.
FUOC
HI
UOMI
NI
ANI
ME
VAL. AVAR
IA
SPE
SE
CASTA
GNE
VIN
O
OLI
O
204
258
952 50.0
00
320
178
-
-
-
