Il vino: storie di uomini. di terreni, di vitigni e di vigneti - page 7

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Oratorio di San Guido
L'edificio raffigurato sull'etichetta del Guidalberto si trova in fondo al viale dei cipressi di Bolgheri.
Venne costruito da Simone Maria della Gherardesca nel 1703 in onore a San Guido della
Gherardesca (Pisa, 1060 - Pisa, 20 maggio 1140 †), e fu realizzata dal mastro scalpellino di origine
fiesolana Romolo della Bella.
L'idea era quella di dotare la zona di un oratorio per l'assolvimento del precetto festivo, specialmente
durante il periodo delle grandi lavorazioni, quando le soste dovevano essere ridotte al minimo, per i
costi e i pericoli della malaria.
Come se non bastasse, la costruzione, consuetudine assai estesa per i fondatori di chiese, avrebbe
portato decoro e sicuro beneficio alla carriera del nipote Tommaso, già divenuto nel 1700 vicario
generale, e nel 1702 vescovo di Fiesole.
Infatti, qualche mese dopo la costruzione della chiesina, il 12 novembre 1703 il vescovo Tommaso
Bonaventura fu nominato arcivescovo di Firenze.
Castiglioncello
All'interno della Tenuta San Guido vi è un altro edificio
che, per la sua posizione e la sua storia merita attenzione.
Quando Castiglioncello fu costruito, si suppone intorno al 780, la posizione ne fece in principio un
perfetto eremo ed in seguito una fortezza difficilmente espugnabile.
Passato di proprietà molte volte durante la sua esistenza, fu spesso dei conti della Gherardesca fino
al '400, e successivamente passò ai Soderini ed agli Incontri.
Il conte Cammillo della Gherardesca, avo dei proprietari attuali, lo ricomprò nel 1801 proprio dagli
Incontri, marchesi volterrani, che lo avevano a loro volta acquistato dal Monte di Pietà di Firenze, col
quale la famiglia Soderini, proprietaria di Castiglioncello dal 1441, aveva contratto un debito
inestinguibile.
A testimoniare il passaggio di queste famiglie nei secoli vi sono la fonte battesimale della chiesa di
San Bernardo, e lo stipite di una porta, entrambi recanti gli stemmi Incontri e Soderini incisi nella
pietra. Questi si ritrovano anche nella sala d’armi, dipinti tra gli stemmi di tutti i proprietari.
Il primato più importante, almeno negli ultimi due secoli della storia di Castiglioncello, è l’essere stata
la prima cantina del primo vigneto del Sassicaia, che gli è sottostante.
Castiglioncello di Bolgheri è visitabile (solo esternamente) il 16 luglio, per la festa della Madonna del
Carmine.
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