ARENZANO NEL 1800.
Nell’Ottocento si diffusero rapidamente le idee mazziniane secondo
cui la rivoluzione era considerata l’unico mezzo di redenzione,
anche perché Arenzano attraversava un periodo di malcontento e
decadenza; molti erano i contadini senza casa, senza terra, costretti
al servilismo e a vivere nella più crassa ignoranza. Nonostante
questo, il paese, nella seconda metà dell’Ottocento, ebbe un
notevole aumento demografico: se nel 1805 gli abitanti censiti erano
2231, nel 1901 abbiamo un balzo fino a 3987; questo incredibile
boom demografico fu artefice della nascita di numerose attività
industriali. Ovviamente la cantieristica navale occupò il primo posto,
ma a questa seguirono fornaci per la fabbricazione della calce,
fabbriche di telerie di filo di cotone, fabbriche per la produzione del
filo orsoio e fabbricanti di paste e semolai.
Finalmente, nel 1872, il Sindaco di Arenzano, l’Avvocato Domenico
Graffigna, relazionando sull’ordine pubblico, diceva ai consiglieri
comunali presenti nell’adunanza del 28 maggio: “Non si ha da
lamentar nessun fatto durante lo scorso anno e sono lieto di poter
comunicare che non ho dovuto far relazioni per reprimere nessun
reato” .
Cantieri
Navali
Arenzanesi
Di fine 800