Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 17

ARENZANO NEL 1700.
Nel Settecento Arenzano era più grande rispetto alle cittadine vicine
ed era governata da un console locale con subordinazione al
Capitano di Voltri; la vita sociale e amministrativa era regolata da
“Capitoli”, attualmente identificabili come leggi o come una
normativa giuridica interna al paese. All’inizio del Settecento
l’industria della carta costituiva un’importante attività economica per
Arenzano. Le cartiere erano 4, ed i cartai arenzanesi erano molto
importanti a livello sociale: avevano, infatti, dei propri rappresentanti
all’interno del Governo cittadino e un proprio altare dedicato a
S.Lucia nella chiesa parrocchiale. Nel massimo suo splendore
(metà Settecento e Ottocento) l’industria cartaria arenzanese contò
n.20 fabbriche, tutte di carattere artigianale. Nel Settecento il
commercio dei prodotti della carta divenne molto fiorente, ma alla
metà del sec. XIX, quando cessarono le esportazioni dalle
Americhe, decadde. Altre attività economiche arenzanesi del
Settecento furono le fornaci, l’olivicultura e l’allevamento del
bestiame.
Questa fu anche l’epoca del più grande eroe della storia
arenzanese: Capitan Romeo. Nicolò Romero (questo il vero nome
del capitano) risulta essere stato comandante di vascelli, armatore,
imprenditore di notevoli mezzi ed infine corsaro, in qualità di
difensore delle vitali rotte marittime tra Genova assediata e la
Provenza; tutto questo nel contesto di una marina arenzanese che,
tra gli ultimi decenni del Seicento e la prima metà del Settecento,
stava attraversando uno dei momenti di maggior splendore della
sua storia.
All’inizio del Settecento la popolazione attiva nel territorio di
Arenzano contava 3379 abitanti (1716), alla fine del secolo (1798)
3400 abitanti. Era il periodo della Rivoluzione Francese e nel 1797
la Repubblica di Genova dovette accettare, a titolo di protezione, il
presidio francese. Il 5 Aprile il generale austriaco Melas entrò a
Genova con 60.000 uomini. I combattimenti tra francesi ed austriaci
si fecero violenti, soprattutto nella zona arenzanese in località
“Freghee”, posta su un pianoro sulla riva sinistra del torrente Lerone
a quota m.200 circa sul livello del mare. Il generale francese
Massena, riuscì a difendersi e a rifugiarsi in un piccolo gruppo di
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