Storia del MACRAME' e del TOMBOLO LIGURI - page 12

Sviluppo del macramè
Sullo sviluppo del macramé in Liguria molte e diverse sono le ipotesi, tra le tante
quella che l’attività sia prima partita da Genova come detto da autori quali: Franco
Nicolini in “Tessitura Artistica nel Genovesato e nella Liguria italiana” (pag 103) dove
si dice “..Macramè frangiato, realizzato prima all’Albergo dei Poveri e poi a Chiavari,
dove in seguito tutto il disegno fu quadrettato…” .
Campioni
Nel testo “Lace Ancient and Moder” di Beehe del 1880, si legge a pag. 234 “… L’antico
punto dei nodi, continua ad essere popolare sino al 1620, quando cade sfavorito e
rimpiazzato dal pizzo intrecciato. Quest’arte sembrava ormai morta, ma nei primi
anni di questo secolo, rivive in Italia, che è sempre la principale produttrice. Alcuni dei
principali e raffinati esempi vengono dall’Albergo dei Poveri di Genova. Qui i ragazzini
sono impiegati nel fare il macramè, in molti casi rappresenta il primo lavoro messo
nelle loromani..” . In “A History of Lace” di B. Palliser del 1902 a pag. 79 si legge: “…
Esiste un bellissimo e ingegnoso lavoro fatto nelle scuole e conventi lungo la Riviera.
E’ realizzato con grande perfezione a Chiavari e all’Albergo dei Poveri a Genova. Tu
puoi vederlo in diverse fasi. Esso è il primo modo di muovere le dita dei poveri
bambini di entrambi i sessi. Questa arte è principalmente applicata quale ornamento
di asciugamani, chiamati macramè, lungo la frangia dell’ordito lasciata da ambo i lati
con il proposito di essere annodata seguendo disegni geometrici.
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