Giochi in amore - page 11

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rappresentazione” della libertà che ogni individuo
possiede; e ironizzare sull’incapacità comune di
inventarsi ogni giorno e rinnovarsi (una forma di
autoeducazione) ed abbattere la noia di conseguenti
rapporti duraturi, era crollata.
Sono nati così i “248 amanti” nella loro veste pubblica.
Ne sono seguiti articoli, interviste televisive... documenti.
Ora, a distanza di undici anni, mi decido a ripubblicare le
pagine che il lettore si trova davanti, e lo faccio perché mi
pare giusto svelare i risvolti che un titolo così curioso
nasconde.
Ho atteso tanto tempo perché questo “saggio composito”
per me, autore e regista teatrale, rappresenta il
canovaccio-guida per scrivere una commedia che ho
ultimato proprio in quel periodo.
Quindi le pagine che il lettore si trova davanti fanno parte
di un “manuale minimo” svolto negli anfratti del costume
sessuale umano, visitato secondo le più moderne
concezioni di sessuologia, ammiccante alle mie personali
ricerche, confrontate con le esperienze di sessuologhe
professioniste specializzate nella salvaguardia della
coppia, come la dottoressa Cuttica, la quale sopra si è
espressa.
Ho scelto di svolgere i “248 amanti” astilisticamente per
mettere in evidenza i risvolti ironici delle situazioni.
Come dire: l’amore, che è il significato dominante di noi
animali di Terra, merita nelle sue sfaccettature sessuali la
serietà dell’ironia.
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