Giochi in amore - page 19

15
capitolo 3
Il gioco con noi stessi
La bellezza del nostro partner
consiste normalmente nel farci
superare la barriera del falso pudore. Infatti, chi ha vergogna di
mostrarsi nudo davanti alla persona che ama, vuol dire che non
ama. Perfino chi prova vergogna nell’essere visto “fare pipì” genera
problemi in una coppia, in quanto, troppo innamorato di sé stesso,
preferisce consumare da solo la propria intimità incapace di unirsi
con chi crede di amare.
Per meglio capire questo concetto è sufficiente rivolgere a noi
stessi una semplice domanda: quando si sta male, e non si è per
niente presentabili, ci si vergogna di chi si ama nell’apparire malati?
E se la malattia comportasse dei problemi d’aerofagia o di
incontinenza urinaria, come si organizza la propria esistenza nella
coppia?
Normalmente chi riserva la propria intimità per sé non ha la
capacità di capire che essere coppia è condividere sia le cose belle
della vita sia le sofferenze, e difficilmente può concepire che amare
è anche sapersi moltiplicare per due e vivere nell’istintivo
mutualismo avvicinando l’uomo alla donna.
Ne consegue che per ritenersi coppia bisogna innanzi tutto valutare
quanto amiamo noi stessi e quanto apparteniamo a noi stessi, e se
questo impedisce di presentarci come siamo alla persona che
amiamo.
E per esteso, quanto proviamo schifo dai suoi malori, o dai suoi
umori fisici?
Ci dà fastidio il suo sudore? Ci sembra una cosa schifosa il suo
sperma e tutti gli altri liquidi che il suo corpo secerne?
1...,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18 20,21,22,23,24,25,26,27,28,29,...126
Powered by FlippingBook