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Da bambini-adulti dobbiamo avere la forza di fare riemergere nelle
nostre sensazioni la gioia infantile e di trovare il coraggio di ripartire
proprio da essa, cancellando la stupida educazione impostata sulle
privazioni e quei concetti di demonicità ricevuti a suo tempo.
La cosa non è certo facile, ma ci aiuterà sicuramente l’amore che
proviamo per il nostro partner e la capacità che abbiamo avuto,
amandolo, di affidarci totalmente a lui (a lei). E non solo: donarsi (e
non concedersi) accrescerà quella complicità che una coppia
solidifica nei sentimenti e nel tempo; infatti va ricordato che se non
esiste una qualche forma di complicità fra due individui che si
amano non esiste la coppia.
Se abbiamo fatto un esame di coscienza e riteniamo di sapere
salvare la bambina (il bambino) che c’é in noi, e siamo sicuri di
amare, allora ci possiamo definire coniugati in un insieme costituito
da due individui, il gioco dell’infanzia rinnova la poesia e la gioia di
vivere: è una persona ricca quella capace di amare e di trarre dai
suoi sentimenti poesia e bellezza.
Se invece ci accorgiamo che nell’amato (amata) stiamo
cominciando a notare dei “difetti”... ( noi sappiamo che non esistono
difetti in chi si ama, ma nostre personali insoddisfazioni verso noi
stessi, che ci piace per egoismo definire “difetti suoi”), se esiste
questa situazione, che porterebbe ad una svogliatezza di amare
sessualmente o, peggio, ad un obbligo di darci per fare godere il
nostro partner; allora è il caso di analizzare se siamo in grado di
amarci per sapere amare.
A maggior ragione riteniamo sia giunto il momento di cominciare a
giocare per salvare noi stessi, lui (lei) e la coppia di cui facciamo
parte.
Cosa preziosa la coppia in una società che sta vivendo la tristezza
della solitudine e il masochismo dell’infilarsi nel labirinto del singolo.
Nessuno è autosufficiente a questo mondo, ed è proprio per questo
che senza amore non si può vivere, e senza giochi non si piò
amare. Perché giocare è sognare. E chi riesce a sognare meglio di
una donna (un uomo) innamorata?
