Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 30

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Chiesa dai marchesi Porri, senza alcun gravame, quando erano i
signori della villa di Propata. In seguito, i marchesi Porri, divennero
feudatari dei visconti di Milano, per cui, nel 1371 la Chiesa doveva
già esistere. In ogni caso, dai registri si evince che la Chiesa
divenne parrocchia autonoma nel 1596 e il 16 settembre di
quell’anno, vi fece visita monsignor Maffeo Gambara, vescovo di
Tortona.
Da quest’ultimo documento, venivamo a sapere che la parrocchia
comprendeva le ville di Propata, Caprile, Bavastrelli e alcuni
“casoni”, cioè Frinti, Albora, Balestre e Brugneto e che da tre anni
era retta da don Stefano Avancino, per cui siamo sicuri che la
reggeva dal 1593. Nella sua visita, il vescovo stabilisce che ogni
fuoco (famiglia) doveva donare alla Chiesa uno staro di grano e
trovando la stessa in misero
stato, esortava la popolazione a
renderla più accogliente.
La parrocchia di Propata, fu
retta ininterrottamente dal 1626
al 1739, da quattro sacerdoti
della nobile famiglia Guano di
Torriglia.
Don Cesare Guano (1626-
1657), dotò la Chiesa dei due
primi altari laterali, quello di S.
Rocco nel 1629 e quello della
Madonna del Rosario nel 1631.
Nello stesso periodo, don
Guano, fondò la Compagnia
del SS. Rosario, che ebbe un
ruolo attivo nella vita spirituale
della comunità. Inoltre, instaurò
le feste di S. Antonio e quella
della Madonna della Neve.
Bavestrelli: la chiesa
Nel 1675, il suo successore don Giovanni Francesco Guano, dotò la
Chiesa degli altari di S. Antonio Abate e di S. Giovanni Battista,
acquistando inoltre le statue lignee di S. Lorenzo e S. Giovanni
Battista, opere di Anton Maria Maragliano.
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