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paese. Avevamo scelto quella posizione, perchè nella curva sotto
Caprile iniziava la pista battuta verso Casa del Romano che
avevamo già percorso in discesa nei giorni precedenti. In caso di
ritirata era l’unica nostra ancora di salvezza. Li avremmo attaccati
sulla strada di fronte, sul rettilineo prima delle due grandi curve.
Ormai i tedeschi avevano oltrepassato Bavastrelli, ma stavano
avanzando con difficoltà sulla strada ghiacciata. In quel mare di
neve, se ne distinguevano chiaramente le sagome scure. Con le
mani intirizzite, stringevamo le armi che sembravano pezzi di
ghiaccio e nella solita eccitazione che precedeva ogni
combattimento, muovevamo nervosamente avanti e indietro le
masse battenti e gli otturatori per evitare che si bloccassero per il
gelo. A un tratto, un grido di “Forcella”: “Tedeschi sul monte dietro di
noi”. E infatti, sul crinale sopra Caffarena, una lunga fila di uomini si
stagliava nel candore della neve. Anch’essi, avanzavano
lentamente e con fatica.
Stavamo correndo il rischio di essere presi tra due fuochi.
Sembrava impossibile che i tedeschi si avventurassero fuori dalle
piste battute, ma da come ormai ne conoscevamo i comportamenti,
dovevamo attenderci di tutto. Anche perché, per condizionare gli
eventuali attacchi e costringerci a modificare le nostre strategie, si
facevano molto spesso precedere da un gruppo di civili che
prelevavano di forza nelle basi di partenza. Avevamo comunque
qualche dubbio, erano veramente tedeschi? Bisognava accertarlo
subito e decisi così di mandare una pattuglia. Ci volevano due
elementi sui quali poter fare affidamento e scelsi “Giura” e
“Forcella”.
Ormai però la colonna nemica era già arrivata sul rettilineo davanti a
noi e non si poteva più temporeggiare: sarebbero arrivati al riparo a
ridosso della curva e proprio all’inizio della pista battuta. Aprimmo il
fuoco, anche se mi è rimasta ancor oggi la sensazione, mai potuta
confermare ma nemmeno smentire, che il primo colpo sia partito da
un fucile da caccia dalla finestra di una casa. Le prime raffiche li
trovarono impreparati e allo scoperto. Cercarono in un primo
momento di arrampicarsi su per la scarpata per trovare scapo tra gli
alberi, ma la neve alta li ricacciò indietro. Passato il primo momento
di sorpresa, i tedeschi si buttarono a terra e risposero al fuoco con
