Liguria: contrade, villaggi, paesi, città. - page 36

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occhi, ma erano così vicini…”. Non ci fu reazione se non una serie
di raffiche di mitragliatrice provenienti dal folto del bosco: quel
nostro massiccio volume di fuoco decisamente inatteso, trasformò
la baldanza in terrore e il nemico cominciò la ritirata. A nulla valsero
gli ordini gridati dagli ufficiali per fermare quella che era diventata
una fuga tanto disordinata da assumere subito tutte le
caratteristiche della disfatta.
I nostri decisero di inseguirli e con “Bisagno”e “Lesta” in testa,
cominciò la corsa. Si trovarono sparsi per terra zaini e bende
insanguinate. Poi arrivati sopra il poggio, li videro nella zona
sottostante mentre stavano trasportando faticosamente i feriti
adagiati su barelle improvvisate. Avevano corso tanto per
raggiungerli e per
sentirsi
dire
da
“Bisagno”:
“Lasciamoli andare,
noi non siamo come
loro. Non spariamo
sugli indifesi”. Ma
“Bisagno”
non
sapeva ancora della
conclusione tragica di
quella
giornata.
Franco
Moretti
“Romano”, zio del
regista Nanni Moretti
e Massa
Un fotogramma del film Achtung! Banditi!”
Il primo film di Carlo Lizzani,
Leandro “Carlo”, impegnati come gli altri nell’inseguimento,
entrarono di corsa in un banco di nebbia che poco dopo si dissolse
e si trovarono in mezzo al nemico. Per loro invece non ci fu pietà.
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……Eravamo verso la metà di gennaio 1945, quando un
giorno le pattuglie rientrarono con una brutta notizia. Una colonna di
circa trecento tedeschi partita da Torriglia era in marcia verso la
nostra zona. Arretrammo in tutta fretta da Bavastrelli a Propata e
mandammo una staffetta ad avvertire il comando. Ci appostammo
poi sul piazzale della chiesa, dietro un muretto che delimita il
sagrato, tra le case e dietro una grossa catasta di legna all’inizio del
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