Il vino: storie di uomini, di terreni, di vitigni e di vigneti - page 8

Mio padre continuò la coltivazione della vigna, limitandosi alla
vendita a damigiane, che lentamente iniziava il suo declino a causa
del nuovomododi vendere il vino abottiglie.
Oltre alla vigna ci si dedicata anche all’olivo. L’olio extravergine
d’oliva è uno dei migliori per proprietà nutrizionali e terapeutiche.
Nei tempi antichi si adoperava per illuminare le case dei contadini
con i famosi lumini ad olio. e spesso lo si usava anche in
sostituzione del latte materno ed era nella nostra zona l’unico
condimento riccodi grassi buoni per condire i cibi.
Fu in quegli anni settanta che le coltivazioni della vigna e dell’olivo
lasciarono il posto alla floricoltura: rose, mimose, ginestre, garofani,
strelizie, calendole, margherite, crisantemi per quanto riguarda i fiori
recisi.
Una coltivazione che si stava diffondendo rapidamente era quella
della rosa, sia in serra che inpien’aria.
La varietà principale era laCoburg, risalenteagli anni Venti oTrenta
del Novecento, caratterizzata da un colore rosa con sfumature più
chiare e un delicato profumo, molto resistente alle malattie e la
produzioneper piantaera alta.
Oltre allaCoburg si coltivava una varietà a fiore giallomolto rustica ,
laFresciù, una rosa con lo stelo cortoma conunbel colorebrillante,
che al momento sembra esser sparitadalla circolazione.
Le nostre campagne si riempirono di serre, plastica, vetri, reti
ombreggianti nere obianche.
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