Il vino: storie di uomini, di terreni, di vitigni e di vigneti - page 3

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Oltrepo’ Pavese…propriodietro l’angolo.
di SimonaCremonesi
Quando si viene adottati si
hanno a pareremio, solo due
possibilità, amare o odiare la
nuova famiglia. Questo è il
bivio davanti al quale mi son
trovata
,
quando
da
indiscussa donna milanese,
per amore e per logistica, mi
sono traferita in
Oltrepo’
Pavese
.
“Oltrepo’ Pavese?” nella mia
ignoranza
continuavo
a
ripetere a me stessa, “ma
Primavera in Oltrepo’
dov’è?” ; domanda che con il
tempo ho scoperto essere assai frequente tra gli italiani, ma ancor
peggio, mi duole
ammetterlo, tra i vicinissimi milanesi.
La prima volta che ho ammirato le colline dell’
Oltrepo’
sono
rimasta affascinata, abituata da sempre allo smog e al cemento,
non mi pareva vero che così vicino alla grande città potesse
esistere un territorio così naturale, così attraente, assolutamente
paragonabile a quello di
altre regioni più turistiche e
sicuramentepiù famose.
Girovagando tra le sue
colline mi sono imbattuta in
borghi di ogni tipo; castelli,
case coloniche, chiese di
qualsivoglia periodo storico
e vigneti, vigneti a perdita
d’occhio.
Paesaggi mozzafiato che
nella mutevolezza delle
stagioni cambiano colore
Estate inOltrepo’
1,2 4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,...26
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