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Di Vercesi ce ne sono tanti, ma i Vercesi della Crosia a Montù
Beccaria sono solo loro; stoici, onesti, tenaci, attaccati alla loro
terra, alla loro casa che abitano da più di 100 anni o forse più, le
quali
origini
ormai
sembrano perse nel
tempo.
A loro si può risalire
senza
problemi
dal
capostipite
dell’attuale
ramo, Giuseppe Vercesi,
classe 1883 e al cugino
Carlo Vercesi, lo zio,
classe
1886;
a
quest’ultimo si deve
l’acquisto del lotto di terreno denominato LaCrosia e la costruzione
della grande casa colonica nei primi del ‘900, ancor oggi sede
dell’azienda.
All’epoca molti erano i terreni
coltivati dai cugini Vercesi;
com’era d’uopo, spesso
venivano condotti senza
alcun titolo di possesso.
Grazie
al
progresso,
all’avvento della burocrazia,
del catasto , tutto venne più
facile e rintracciabile, dando
un senso e un nome ai vari
appezzamenti di terreno e ai
suoi proprietari.
A memoria d’uomo si narra
che sin dal ‘800 sui terreni
annessi alla Crosia, vi siano
sempre state impiantate e
coltivate viti per la produzione
di vino; ma i due conflitti
mondiali, le morti premature,
la carestia e la necessità
atavica di procurarsi di che