Il vino: storie di uomini, di terreni, di vitigni e di vigneti - page 12

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vivere, hanno spinto
PierinoVercesi classe1925
gli avi di questa famiglia ad abbandonare parzialmente la
coltivazione della vite.
Fu Pierino Vercesi, classe 1925, che alla morte dello zio Carlo,
avvenuta alla fine degli anni ’50, prese letteralmente in mano la
situazione e l’azienda; abbandonando il suo secondo lavoro a
Pavia, per dedicarsi integralmente alla sua passione, alla sua vita:
la vigna.
Con abilità e maestria appresa dai tanti lavori che fu costretto a
imparare, dopo essere rimasto orfano di padre all’età di appena 3
mesi ( unico maschiodi 4 figli), e soprattuttograzie all’esperienza di
vivaista; iniziò ad allestire vigneti innestando egli stesso le proprie
barbatelle, con cloni che a
ritenne
qualitativamente
parlando migliori. Si deve a
lui infatti l’ampliamento della
superficie vitata in capo
all’azienda, acquistandone e
locandone di nuova, sino ad
arrivare
all’odierna
dimensione aziendale di
circa 5 ettari. Intanto l’unico
figlio Marco, classe 1962,
si stava facendo uomo,
collaborando con lui in
azienda e imparando i primi
rudimenti delle viticultura, il
quale completerà la sua
preparazione, conseguendo
diploma di perito agrario
presso l’allora rinomato,
l’Istituto Gallini di Voghera.
Nel 1988 Marco Vercesi,
scelse di rilevare l’azienda
dal padre e di operare la
sua radicale trasformazione,
così come la conosciamooggi.
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